Premessa: per produrre questo genere
di analisi geografica bisogna aggregare più di 470 collegi elettorali
della camera nelle corrispondenti 103 province. Per rendere comparabile
visivamente il 1996 con i dati del 2001, l'aggegazione ha tenuto conto
delle nuove province anche per elezioni del 1996, quando esse non erano
ancora attive. Nelle mappe geografiche ad ogni provincia viene assegnata
una sfumatura di colore che è direttamente proporzionale alla percentuale
(e quindi ai voti) ricevuti. Lo standard usato assegna sfumature
sempre più scure a percentuali elevate (un colore più scuro
corrisponde quindi ad una maggior consenso e viceversa). Ogni mappa presenta
una legenda che illustra l'intervallo di percentuali assegnate ad ogni
sfumatura. Tra parentesi viene indicato il numero di province comprese
in quell'intervallo.
Il Polo e la Lega erano separati
nel 1996 e quindi presentarono ognuno i propri candidati in ogni collegio
in modo antagonistico. La Lega, come è noto, è presente solo
al Nord. Sono ben visibili le roccaforti in Piemonte, Lombardia e Veneto.
In 11 province supera il 32.4% In 22 province supera il 21.6%. Il Polo
nelle stesse province appare in parte complementare (è piu' debole
dove è più forte la Lega) ma si situa sempre tra percentuali
tra il 30 ed il 40%. Le maggiori percentuali si registrano in centro Italia
ed in Sicilia. In 22 province il Polo superava, nel 1996, il 47% ed in
sette provincie aveva meno del 28.7%.
L'Ulivo ed i Progressisti
avevano nel 1996 un patto di desistenza per cui non erano presenti contemporaneamente
negli stessi collegi. L'aggregazione per provincia (dove possono esserci
più collegi elettorali) nasconde questo aspetto e mostre delle sfumature
intermedie nelle province in cui in alcuni collegi vi era l'Ulivo ed in
altri i Progressisti. Per una visione d'insieme vedere la mappa
sottostante.
L'Ulivo mostava nel 1996 la sua maggiore radicazione nel Centro e nel
Sud del Paese. In 51 provincie superava il 42%. In solo 5 province aveva
meno del 25%. I Progressisti sono presenti Solo in alcune zone del Paese,
principalmente nel Centro ed in alcune province del Sud.
L'analisi delle differenze
1996 tra gli schieramenti (Ulivo più Progressisti e Rinnovamento
da una parte e Polo + Lega dall'altra) è utile in prospettiva del
confronto con la situazione del 2001. La mappa a sinistra è
direttamente paragonabile con i dati elettorali dell'Ulivo del 2001, dato
che nei seggi uninominali della Camera Rifondazione Comunista non si è
presentata e si puo' ragionevolmente presumere che i suoi elettori abbiano
votato Ulivo. La mappa a destra è direttamente paragonabile con
i dati elettorali della CdL del 2001, in cui appunto AN, FI, Lega e CCD-CDU
sono assieme. Nel 96 c'erano ben 31 province in cui l'Ulivo più
i Progressisti superavano il 50% e 39 in cui a superare il 50% era Polo+Lega.
Nelle province del Nord in ben 28 casi la somma di Polo e Lega superava
il 60% ed in 4 casi superava il 70%
L'esame delle province in cui uno schieramento prevale sull'altro mostra
tre ben distinte regioni geopolitiche.
Vi sono, nel 1996, 55 province in cui prevale lo schieramento di centro-destra.
37 sono al Nord e 18 al Centro-Sud.
Ci sono 48 province in cui prevale lo schieramento di centro-sinistra,
28 al Centro e una ventina al Centro-Sud.
Il Nord si presenta (mappa a destra) totalmente di centro-destra, con
un confine politico netto e continuo.
Il Centro Italia si presenta nettamente (mappa a sinistra) di centro-sinistra
mentre il Centro-Sud vede una situazione più frastagliata ed equilibrata
e si trova la maggior parte delle province critiche (dove la distanza degli
schieramenti è inferiore al 6%).
Dividendo le province in tre
in base alle distanze tra gli schieramenti, abbiamo che il primo terzo
(34 province) è connotato da una distanza minima (critica) , tra
zero ed il 6.13%; il secondo terzo ha differenze che vanno dal 6.6% al
20.3% e l'ultimo terzo da differenze superiori al 20.3% (in un 10% delle
province le differenze superavano il 35%). Le 34 province critiche
del 1996 si trovano quasi tutte al Centro Sud (solo 6 sono al Nord). Il
colore più chiaro indica una maggiore criticità (minore distanza
tra gli schieramenti) e viceversa un colore più scuro indica che
le distanze sono più grandi (ma sempre critiche). Come si può
vedere in una decina di casi la distanza è inferiore 1.2% (il che
significa, per fare un esempio, 49.4% per uno schieramento e 50.6% per
l'altro).